CRISTALLINI ARTIFICIALI MULTIFOCALI: UN SOLO INTERVENTO PER CURARE LA CATARATTA E I DIFETTI VISIVI

Intervista al Dr.Vincenzo Savoca Corona, medico oculista che visita e opera a Ravenna 33

Qual è l’intervento più eseguito in Italia e nel mondo? Quello alla cataratta, visto che se ne fanno oltre 500 mila ogni anno. Un’operazione, dunque, che negli ultimi anni ha raggiunto traguardiincredibili dal punto di vista dell’efficacia e della sicurezza, grazie a un costante aggiornamento tecnologico.

D’altra parte la cataratta, che quasi sempre colpisce entrambi gli occhi, è una malattia molto comune che riguarda gran parte degli over 60, ma non solo. La novità di questi ultimi anni sono i cristallini artificiali multifocali, lenti che permettono di curare tale patologia e che, al contempo, garantiscono una correzione dei difetti di vista, da lontano e anche da vicino. Attualmente, tuttavia, solo il 2 per cento degli interventi è eseguito con tecnologia d’avanguardia in grado di offrire nuove prospettive di recupero dei difetti visivi.

Con l’inaugurazione della sala operatoria, a Ravenna 33 è ora possibile effettuare interventi alla cataratta anche con cristallini artificiali multifocali. A parlarne è Vincenzo Savoca Corona, medico chirurgo specializzato in Oculistica, autore di numerose pubblicazioni su riviste di settore nazionale e internazionale e autore di capitoli in testi di chirurgia oculare. La passione per l’oculistica lo ha portato ad approfondire gli studi internazionali sulle nuove tecniche chirurgiche e terapeutiche, con uno sguardo alle nuove tecnologie applicate all’oculistica, per cercare di garantire al paziente il miglior risultato possibile, grazie a un continuo aggiornamento.

Vincenzo Savoca Corona, cos’è la cataratta e chi colpisce maggiormente?

«La cataratta è un’opacità del cristallino, la piccola lente che si trova dentro l’occhio dietro l’iride. Colpisce in genere persone dai 60 anni in poi perché, con l’avanzare dell’età, il cristallino tende a diventare sempre più bianco, impendendo quindi una visione normale. I principali sintomi sono una visione offuscata, un fastidioso abbagliamento provocato dalle luci, mentre i colori possono risultare sbiaditi. Molte persone però, soprattutto chi non fa regolari controlli, se ne accorgono tardi, quando la cataratta è già piuttosto densa. In ogni caso, non provoca dolore perché non è una patologia infiammatoria».

Come sempre ci sono eccezioni: quando può colpire i giovani?

«Nei casi di cataratta congenita, ossia sin dalla nascita. Non è frequente e, in genere, colpisce più un occhio che l’altro. In tal caso bisogna fare attenzione perché il cervello esclude in automatico la visione se si accorge che un occhio non vede. Quindi, è bene intervenire nel bambino prima dei 10 anni. Ci sono poi casi di cataratta precoce, causati da malattie infiammatorie come il diabete, o da ripetute terapie cortisoniche, o a seguito di eventi traumatici come un colpo che accelera l’invecchiamento del cristallino».

Come si effettua la diagnosi di cataratta?

«Attraverso una normale visita oculista con la lampada a fessura, dopo aver dilatato la pupilla. Inizio a consigliare al paziente l’intervento chirurgico quando il deficit visivo è più profondo. Altrimenti si può anticipare l’operazione quando è meno profondo per tenere conto delle esigenze del paziente che oggi come oggi, a 60-65 anni, è ancora nel pieno della vita e quindi desidera avere una vista perfetta».

Operarsi di cataratta oggi offre un altro vantaggio: correggere gli altri difetti visivi. Ci si può quindi dimenticare degli occhiali?

«Esattamente. Ecco perché consiglio in alcuni casi anche di anticipare l’intervento, se possibile. Ed è questo il motivo per cui, attualmente, non si parla di mero intervento della cataratta, ma di intervento di cataratta refrattiva: si toglie l’opacità e si eliminano miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, a seconda dei casi».

Quale tipo di intervento è possibile effettuare a Ravenna 33?

«Diversamente da quanto avviene nella maggior parte delle strutture dove si utilizzano solo i cristallini artificiali monofocali, Ravenna 33 offre una vasta gamma di cristallini artificiali da impiantare, in base a ogni specifica esigenza. Da citare, per esempio, le lenti intraoculari a profondità di fuoco continua (Edof), che consentono di ottenere una visione nitida sia da lontano che da vicino. Particolarmente accurati sono poi gli esami preparatori: oltre alla consueta visita oculistica e alla biometria, effettuiamo anche uno studio accurato della cornea con topografia corneale per ricercare la lente più idonea per il tipo di occhio».

Come è necessario prepararsi all’intervento e quanto dura?

«A Ravenna 33 il paziente è seguito passo passo, con la migliore ottimizzazione dei tempi, sin dalla preparazione con l’elettrocardiogramma. Generalmente, l’operazione si effettua in anestesia topica, con l’applicazione solo di un collirio anestetico dopo aver dilatato la pupilla. Durante l’intervento, che dura circa 15 minuti, si effettua una piccola incisione sulla cornea. Con un apposito strumento viene aspirata la parte interna opaca del cristallino, si pulisce bene la capsula, al cui interno sarà inserito il cristallino artificiale, per poi terminare chiudendo le piccole ferite che non necessitano di nessun punto di sutura. Il paziente riprenderà a vedere quasi subito: dopo un po’ di abbagliamento, basterà portare occhiali scuri senza bende per qualche giorno».