L’obiettivo del gruppo ravennate è di soddisfare le crescenti esigenze di salute del territorio, diventando un punto di riferimento per la diagnostica per immagini ad alto livello.

Ravenna, 10 giugno 2022 – Il gruppo sanitario Ravenna 33 di via Secondo Bini 1 a Ravenna realizza un altro importante passo: la crescita dell’unità operativa di Diagnostica per Immagini grazie all’installazione di una TAC di ultima generazione a 256 strati, unica nel suo genere nel perimetro territoriale dell’Area Vasta Romagna e di una Risonanza Magnetica Nucleare ad alto campo 1,5 tesla; con questa nuova iniziativa si intende anche valorizzare l’esperienza fino a qui maturata e festeggiare i primi dieci anni di attività visto che la struttura è stata aperta il 5 marzo 2012.

«Un investimento importante per il nostro gruppo sia in termini di risorse finanziarie che di sforzi organizzativi, – afferma Gaetano Cirilli, Presidente di Ravenna 33 – deciso e realizzato nell’ambito di quel percorso di miglioramento continuo e di ricerca della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate, a cui tendiamo fin dall’inizio della nostra attività.

Nell’attuale fase di sviluppo della società, abbiamo deciso di concentrare gli sforzi nel settore dell’imaging diagnostico perché, dal nostro osservatorio privilegiato a contatto quotidiano con i pazienti, abbiamo riscontrato i bisogni emergenti in questa disciplina.

Il progetto, le cui basi sono state poste già a fine 2019, è stato rallentato nella sua realizzazione dagli eventi legati alla fase più acuta dell’emergenza pandemica del 2020 ma, oggi, siamo pronti anche per fornire risposta ai bisogni emergenti.

Nel complesso, gli impieghi per questo progetto sono pari a circa 2,5 milioni di euro, di cui 600 mila per la sistemazione e l’allestimento strutturale dei locali in cui sono stati collocati i nuovi macchinari e 1,9 milioni per i macchinari stessi. L’attività clinica è iniziata nelle scorse settimane, a seguito dell’ottenimento dell’autorizzazione al funzionamento da parte del Comune di Ravenna, dopo parere positivo e nulla osta da parte del Servizio Igiene dell’ASL Romagna». È già stata presentata istanza di accreditamento istituzionale alla Regione Emilia Romagna, necessaria per fornire la disponibilità di Ravenna 33 a erogare prestazioni per conto del Servizio Sanitario Nazionale, anche con questa nuova tecnologia.

«In questi ultimi anni la tecnologia al servizio della sanità si evolve sempre più velocemente e riveste un ruolo sempre più importante per la prevenzione, diagnosi e cura – aggiunge il Direttore Sanitario Massimo Cirilli, – Da segnalare, in particolare, che la nuova Tac possiede caratteristiche tecnologiche di livello assoluto, tali da renderla

attualmente unica nel suo genere tra quelle installate nelle strutture sanitarie dell’Area Vasta Romagna, territorio in cui vivono i cittadini a cui ci rivolgiamo prevalentemente, anche in ausilio all’insostituibile servizio sanitario pubblico, di eccellenza nella nostra Azienda Sanitaria. Per utilizzare al meglio la nuova tecnologia a disposizione e offrire un servizio di eccellenza, è stata migliorata e integrata anche la struttura organizzativa con l’assunzione di altro personale tecnico-sanitario, adeguatamente formato all’uso di Tac e Risonanza e sono stati conclusi accordi di collaborazione anche con nuovi professionisti “esterni” con enorme esperienza nell’esecuzione di esami di radiodiagnostica per patologie o segmenti specifici, che si vanno ad aggiungere alla nostra competente e professionale équipe di medici “residenti”».

 

Ecco alcune caratteristiche dei nuovi macchinari. La Tac a 256 strati, è il prodotto di punta della multinazionale Philips, unica nel suo genere in Romagna. Questo macchinario offre Immagini più nitide fino al 90% rispetto a quelle prodotte da un macchinario tradizionale, col vantaggio di avere inoltre una riduzione dell’80% della dose di radiazioni. Molto più veloci sono anche i tempi di esecuzione dell’esame, grazie alla rapidità di acquisizione dell’immagine e all’ampia copertura anatomica, fino a 0,27 secondi per compire una singola rotazione in cui si possono acquisire fino a 12 centimetri di sezione. La nuova Tac può essere utilizzata in ambito cardiologico, neurologico, oncologico, ortopedico e, sostanzialmente, su tutte le parti del corpo (dal torace all’addome, dal cervello all’apparato urinario, etc.), ed è idonea anche per esami su pazienti pediatrici e molto giovani e di qualsiasi tipologia corporea. La RNM (Risonanza Magnetica Nucleare) della Philips 1,5 tesla, consente di ottenere una elevata precisione delle immagini, buona velocità di esecuzione ed è utile per lo studio dei tessuti molli (muscoli, vasi sanguigni, fegato, sistema nervoso, cuore e tutti gli organi interni).

Sono poi previsti due sistemi completi di iniezione, computerizzati, uno per la Tac e uno per la Risonanza magnetica (completamente amagnetico), per la somministrazione del mezzo di contrasto, macchinari prodotti da Bayer/Medrad.

Per organizzare al meglio l’attività dei nuovi macchinari, Ravenna 33 ha riservato un intero piano alla Diagnostica per Immagini che è stato attentamente ristrutturato per rendere gli spazi più funzionali e razionali. Così il paziente può trovare in un unico ambiente tutti i macchinari e accedere direttamente a una sala d’aspetto riservata dopo aver effettuato l’accettazione. L’unità operativa di Diagnostica per Immagini, appena rinnovato, comprende anche un macchinario di radiologia “tradizionale” per le radiografie, una risonanza magnetica articolare “aperta” (particolarmente adatta a chi soffre di claustrofobia), un ortopantomografo per effettuare panoramiche dentali e un mammografo digitale.

 

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